martedì 28 novembre 2017

Macaluso sull'Autonomia siciliana



IL CORSIVO
Se la situazione è pessima non si può che essere pessimisti
Sono stato in Sicilia, nella mia città – Caltanissetta – dove il sindaco ha promosso un convegno di studi sullo Statuto speciale della Regione siciliana e sul ruolo che Giuseppe Alessi, un cattolico antifascista, sturziano, tra i fondatori della DC e primo presidente della stessa Regione, ebbe per la sua approvazione. Non faccio qui un resoconto del convegno al quale hanno contribuito valorosi studiosi, tra cui il professore Sabino Cassese. Nel nostro convegno inevitabilmente è stato richiamato il ruolo che in quella fase ebbero - non solo quello essenziale di Alessi - ma tante personalità che si impegnarono sul fronte dell’autonomia e del riscatto della Sicilia. Io, tra l’altro, ho ricordato ciò che fece Girolamo Li Causi, segretario del Pci siciliano, intellettuale e profondo conoscitore della storia della Sicilia il quale aveva scontato 15 anni di carcere e di confino e partecipato alla prima fase della Resistenza. In quell’occasione, Alessi si scontrò anche con De Gasperi mostrando che la politica non è ubbidienza ai capi ma scelta di idee e valori. Ma fare l’elenco delle personalità che, prima e dopo le elezioni regionali del 1947, si impegnarono nell’agone politico, dentro la Dc, il Pci, il Psi, ma anche nella destra, non è possibile ovviamente farlo in questa nota. Voglio dire che fu molto vasto. Ciò non significa che non ci furono scontri politici e sociali molto forti. Come è noto, nel marzo del 1947 Pci e Psi furono esclusi dal governo e si preannunciava il clima politico che si respirò prima e dopo le elezioni del 1948. Il 1 maggio del 1947 ci fu la strage di Portella e si verificò il primo grande scontro tra Li Causi e Mariano Scelba, ministro dell’Interno. Tuttavia, ecco il punto da sottolineare, Palmiro Togliatti alla Costituente operò con saggezza e determinazione per portare a compimento, in maniera unitaria, la Carta costituzionale. E lo stesso fecero gran parte dei costituenti della Dc, del Psi e i liberali. In Sicilia, Alessi presidente della Regione e Li Causi presidente del Comitato siciliano che trattava a Roma la “costituzionalizzazione” operarono per fare prevalere la comune volontà politica di dare forza e sostanza all’Autonomia siciliana. Se penso a quegli anni e alla miseria e squallore politico di oggi c’è veramente da temere per il futuro della Sicilia e dell’Italia. Basta volgere lo sguardo a cosa sono state le ultime elezioni siciliane e a parte rilevante degli eletti. Quando a Leonardo Sciascia rimproveravano di essere pessimista rispondeva: «Se la situazione è pessima non si può che essere pessimisti». Oggi più di ieri.


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Umanità Nova, 23 settembre 2018